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In occasione della giornata mondiale del libro, vogliamo presentarvi l’artista messicano Jorge Méndez Blake ed in particolare la sua opera “il Castello” che nel tempo è stata ribattezzata dai visitatori anche con il titolo “l’impatto di un libro“.
Architetto di professione ed appassionato lettore, Méndez Blake ha sviluppato un linguaggio concettuale che traduce i testi letterari in immagini, sculture e installazioni.
Basandosi sulla sua convinzione che la scrittura è di per sé una costruzione e la lettura è una forma di creazione, trasforma l’astrazione letteraria in spazio, dando così una dimensione fisica all’azione di leggere.
Con un background architettonico e una vita di amore per i libri, da studente era editore della rivista di letteratura universitaria, non stupisce che la fusione tra architettura e letteratura, “le due più forti manifestazioni di cultura” come le ha definite Blake, siano il fulcro delle sue creazioni artistiche.

Nel 2007 realizza una delle sue installazioni più famose, “Il castello” , un muro di mattoni alto 180 cm e lungo 22 metri (ma la lunghezza varia a seconda di dove è stata esibita l’opera) costruito impilando mattoni uno sopra l’altro, senza impiegare malta o altri collanti. Nel mezzo del muro, schiacciato sulla base, c’è un’edizione de “Il castello” di Franz Kafka .
I mattoni impiegati sono tutti mattoni tipici del luogo in cui viene esposta l’opera, mentre il libro, simbolo fondamentale e chiave di lettura dell’installazione è sempre Il Castello di Kafka.

La scelta del libro come dicevamo non è casuale: “Il Castello” è incentrato sull’alienazione e la frustrazione dell’uomo all’interno di un sistema che lo vuole integrato e nel contempo lo respinge fino ad emarginarlo.
ll tema del libro, ovvero l’impossibilità del suo personaggio centrale di raggiungere l’omonimo castello, viene così reinterpretata materialmente come l’impossibilità di raggiungere fisicamente il libro.
Il protagonista del libro, di nome “K” arriva in un villaggio dove gli abitanti sono completamente sottomessi al Castello senza esserci mai stati né aver mai parlato con chi ci vive; “K” non capisce, non accetta questa situazione e da solo contro tutti cerca di entrare in comunicazione col Castello.

” Il protagonista della storia si mette [da solo] contro un sistema in maniera anonima … e non sa che sta lottando contro tutta una struttura che è il castello. Il libro fa lo stesso lavoro “ Mèndez Blake

 

Tra i tanti sottotesti dell’opera che ben viene definita dal titolo affibbiatole dagli spettatori “L’impatto di un libro” sottolinea il potere della lettura e della conoscenza come concreta possibilità di cambiamento:  anche una piccola variazione o una piccola anomalia possono provocare una grande reazione, come quella di rompere la perfetta struttura di un lungo muro di mattoni.

 

 

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