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Come è iniziata la tua carriera?

La mia carriera da cantante è iniziata all’età di cinque anni (1992) su Canale 5, quando ho cominciato a partecipare a “canzoni sotto l’albero”. Già allora sapevo che il canto e lo spettacolo in genere avrebbero fatto parte della mia vita.

Presentati: dove inizia la tua formazione creativa?

Ho una formazione piuttosto variegata, ho un diploma in canto moderno con un master i tecniche dell”insegnamento musicale, ma ho studiato anche danza e recitazione.

 

Cosa ha influito maggiormente nella tua formazione artistica? Chi devi ringraziare?

Nella mia formazione artistica hanno influito sicuramente personaggi del mondo musicale e della danza; Cristina Sforzini in primis il cui incontro nella danza ha trasformato il mio modo di vedere la vita e di “sentire” l’arte e ciò che mi circonda. Nella musica non posso non citare Lalla Francia, Paola Zigoi, Paola Folli, Laura Federe, Daniela Panetta e Ranieri Di Biagio. Tutti loro hanno lasciato un segno indelebile nella mia formazione da cantante. Tra i musicisti Camillo Bellinato, Cesare Pizzetti e Claudio Flaminio hanno fatto la differenza nella mia formazione da artista. In generale tutti mi hanno insegnato un profondo senso di rispetto per l’arte e per gli altri.

Come vedi il tuo futuro?

Nel futuro onestamente non so dove mi vedo: il nostro mondo ( l’arte in generale ) è così effimero e governato da dinamiche di guadagno dove non sempre ciò che è bello funziona… ma fare ciò che mi piace mi fa stare bene anche se non è di uso e consumo di tutti. Diciamo che mi piacerebbe condividere la mia voce e la mia musica con il mondo… lo sento come un grande dono troppo grande da tenere solo per me… ma come dicevo ci sono altre dinamiche in ballo.

Quali sono i tuoi cavalli di battaglia?

Da piccolo sicuramente il mio cavallo di battaglia era nel blu dipinto di blu. Oggi ogni canzone per me può diventare il giusto cavallo per portare avanti la battaglia che un giorno renderà l’arte degna di essere apprezzata come un vero e proprio lavoro (oggi non è così). Amo la musica Pop, R&B, il rock genuino ma in generale apprezzo tutti i generi. Arrivati al 2020 mi sembra stupido etichettare la musica nel “genere”, infatti molti artisti stanno sviluppando album poliedrici dove guida più che cosa hai da dire e come lo vuoi dire. Io personalmente scrivo senza pormi domande su genere, pubblico etc. Scrivo con il cuore sulla base di ciò che sento.

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