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AWAKEN

Il film documentario che attraverso nuove tecniche e incredibili immagini vuole affrontare il rapporto e i nuovi equilibri tra uomo, natura e sviluppo tecnologico.

Molti appassionati di cinema identificheranno con Malick uno dei registi più autoriali degli ultimi anni, padre di film caratterizzati da una grande introspezione e  una fotografia capace di raggiungere vette inarrivabili.
Non tutti però conoscono il nome di Tom Lowe, regista della seconda unità di diversi film proprio del famoso collega, nonché regista e direttore della fotografia di ambiziosi progetti come TimeScapes.
I due sono tornati a collaborare rispettivamente nei ruoli di produttore e regista alla nuova pellicola “Awaken”, progetto che dal primo trailer ha già suscitato meraviglia di fronte alla bellezza delle immagini oltre che grande curiosità per le tecniche con cui sono state catturate.

Stunning. Minds will be blown. I saw stuff that’s never been done before.
– Vincent Laforet

Per la realizzazione del film Awaken, la cui data di uscita è ancora sconosciuta, la produzione ha infatti dovuto realizzare speciali supporti camera (come rig, stabilizzatori, slider temporizzati e veri e propri robot) per riuscire a catturare riprese come non si erano ancora viste.
Il film oltre a voler raccontare visivamente la Terra da un punto di vista naturale e tecnologico, esplorando la relazione in continua evoluzione fra questi due insiemi è un perfetto esempio di sperimentazione tecnica nel campo delle riprese e della produzione cinematografica.
L’evoluzione tecnologica come possibilità di catturare l’estetica della natura, ma anche la contaminazione invasiva del mondo artificiale in quello naturale.

“Una delle caratteristiche e punti di forza di Awaken” ha dichiarato Lowe “è quello di poter realizzare immagini sulla natura che per spettacolo e impatto visivo potessero eguagliare le sequenze realizzate in un blockbuster hollywodiano, senza però ricorrere a CGI, postoproduzione ed altri artifizi”

Per Awaken, Lowe e il suo team hanno trascorso 5 anni non solo in cerca dei posti più belli del pianeta ( 30 i paesi impiegati come location) ma nella costruzione di camere e supporti personalizzati progettati appositamente per realizzare riprese mai viste prima.
Il film di cui si non conosce ancora una data di uscita presenterà innovazioni tecniche anche in campi come la subacquea e la cinematografia aerea.

Lowe e Dubai Film (che ha partecipato alla produzione del film nei confini del suo paese) hanno lavorato a stretto contatto con Mark Roberts (Motion Control) per progettare un innovatissimo Technocrane a 9 assi chiamato “Timelapse Crane” in grado di spostare una camera quasi ovunque nello spazio 3D con una fluidità e precisione senza precedenti.

Un’altra apparecchiatura, su cui si sono concentrati gli sforzi di Lowe e Co. è stato il “Timelapse Rover”, una piattaforma/gimbal stabilizzata e capace di garantire un movimento controllato.
Alla progettazione e ultimazione del Rover hanno partecipato Kessler Crane (azienda specializzata in supporti, gimbal e motion control) e iTrack.
La gimbal utilizza giroscopi, acceleratori, IMU  e motori codificati per mantenere il proprio livello sul telaio indipendentemente dal terreno, sia esso sabbia, asfalto o roccia.
Per avere una maggiore precisione il Rover è stato fornito anche di un sistema di navigazione inerziale (INS).

Una delle sfide più difficili è stata quella di progettare un gimbal capace di catturare Timelapse della volta celeste direttamente a bordo di un elicottero in movimento (creando così un Hyperlapse).
Questo non era mai stata realizzato nella storia del cinema, ma grazie agli sforzi di Dreamcore e Dubai Film che hanno lavorato a stretto contatto con Shotover, una compagnia di stabilizzatori e gimbal, sono riusciti a sviluppare i supporti K1 ed F1.
Lowe ha poi applicato ulteriori modifiche per poter customizzare a proprio piacimento la camera sul supporto F1, consentendo riprese di astrofotografia in Timelapse che non vediamo l’ora di poter gustare sul grande schermo.

In attesa di avere nuove informazioni sull’uscita di Awaken e per ingannare l’attesa vi invitiamo alla visione di Baraka e Samsara, cinedocumentari che sembrano essere molto vicini all’essenza di questo nuovo progetto.

Project categories: Car, Details, Foto Fede

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